Dott.ssa Elsa Belotti Family Hope di Brescia

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LE TESTIMONIANZE PER FONDAZIONE LONATI

Dott.ssa Elsa Belotti Family Hope di Brescia

Si è lavorato sotto la neve, la gru è stata tolta, i serramenti sono a posto, i pavimenti a metà. “Stiamo pensando all’arredo...”. La Dott.ssa Elsa Belotti, anima pensante e operosa di Family Hope, di questa Famiglia Speranza aperta coraggiosamente a intercettare ferite e attese di madri e padri, di figli e nonni, misura i metri quadri di una cucina, di un divano, di uno studio di consulenza psicologica e spirituale, delle mense e dell’auditorium, dell’area ricreativa e di quella riflessiva, calcolando la distanza tra serenità e angustia, tra speranza e nichilismo.

Via Ferri, futura sede di Family Hope, è tra il Piamarta e l’Alfa Acciai, in un’area in cui la città si affievolisce per poi riprendere corpo, più avanti, a San Polo e verso i paesi dell’Hinterland. La fabbrica della speranza cresce qui, nel nucleo geo-urbanistico che più le assomiglia, segnando la crisi della famiglia laddove la terra si smagrisce in una penisola di poca umanità, per poi riprendere vigore appena si sono incarnate, con gesti specialistici, di amore scientifico, le ragioni della crisi. In questa metafora animata, la terra e la famiglia si incrociano nella crisi e nella rinascita, stabilendo la fede finale nella permanenza della sede. La sede di Family Hope è la collina su cui si pianta la riaffermazione della famiglia come valore e come risorsa principale della persona. Family Hope, Famiglia Speranza, non è una teoria, è essa stessa una grande famiglia per ogni famiglia. Family Hope, sorta dalla costola del Centro Consulenza per la Coppia della Famiglia, emanazione della Diocesi bresciana, sarà inaugurata ufficialmente nel maggio 2006. Anzi, c’è un giorno e un’ora stabilita per l’inaugurazione e i Vescovi bresciani, Monsignor Giulio Sanguineti e Monsignor Francesco Beschi sono già allertati: domenica 28 maggio alle ore16 davanti al nastro d’entrata ai due piani di 2 mila 600 metri quadrati della sede.

La Dott.ssa Elsa Belotti, psicologa con il senso misurato del valore sociologico, teme che il senso generale di Family Hope si perda nel labirinto dei 2 mila e 600 metri quadri, così tanti e sempre così pochi, e dunque riafferma la definizione complessa di cosa sia e cosa intenda essere la Famiglia Speranza. “Abbiamo realizzato un progetto abbastanza innovativo in Italia - spiega la Dott.ssa Belotti - un progetto non solo di terapia e cura, soprattutto di prevenzione e formazione. Il nostro campo di intervento è vasto, quanto è vasta la grandezza della famiglia, la radice e l’espansione. Affrontiamo tutti i problemi della famiglia, dalla gravidanza, ai genitori, ai fidanzati, alle coppie in difficoltà, ai nonni, ai separati, alle persone sole, alle vedove. Si organizzano corsi per genitori e professionisti, per baby sitter, altre inziative saranno proposte, un po’ a sorpresa, lo stesso giorno dell’inaugurazione”.

Family Hope lavora alla permanenza di una sintonia, per radicare il grado di sorpresa insito nella famiglia vissuta della tradizione e del tempo nuovo, per ravvivare gli entusiasmi a ritrovarsi insieme, superando le parentesi in cui ci si incanta, si rallenta, a causa della prigione di un passare delle ore che confonde e picchia duro, al momento, nelle naturali salite dell’esistenza. La Dott.ssa Belotti si esprime a raffica, teme di dimenticare un disagio, di lasciare orfana una domanda di aiuto. Le preme, però, stabilire l’ampiezza del soccorso con la umanità e la spiritualità che lo sostiene. Dice: “Vogliamo distinguerci per la totalità della nostra attenzione alla dimensione del corpo, dello spirito, della mente, secondo i capitoli della terapia cristiana più profonda, fondata sul rispetto e lo studio, la fede e l’azione dell’amore.

Nei punti in cui il cristiano e il laico si incontrano, al crocevia del mistero dove si disvela l’incontro del Signore con l’uomo”. Così che la divinità famigliare dipende, insieme, dalla miseria umana e dalla attrazione che essa suscita verso la bellezza spirituale. Perchè rimarrebbe in cassa integrazione un Dio senza il suo uomo. Il costo della casa della sede di Family Hope sarà intorno ai 5 miliardi di vecchie lire. C’è un mutuo di un milione di euro da pagare in 15 anni e ed è stato raccolto un altro milione. Ne serve ancora mezzo: un miliardino di vecchie lire. I generosi, chi può e chi vuole tengano in mente questi riferimenti: 27000/4 Banca Valsabbina agenzia San Polo, ABI 5116, CAB 11201 CIN Z.

“La Fondazione Lonati - spiega la Dott.ssa Elsa Belotti - ci ha dato i primi 40 mila euro di tre annualità per complessivi 120 mila euro finali. Manna dal cielo...”. L’asilo nido aprirà a settembre, 24 bimbi. In quell’area a oriente della città, andranno e verranno donne e uomini rinfrancati da mani e menti tese al futuro del mutuo soccorso. Sono anime libere per la coltivazione della consapevolezza che l’unità della famiglia è il buon destino della comunità.